La saldatura dell’ACCIAIO

L’acciaio è il metallo più largamente utilizzato nell’industria. Esistono moltissimi tipi di acciaio a seconda delle esigenze richieste dalla sua applicazione. Esso tipicamente è una composizione di ferro e carbonio ed altri elementi di lega che gli conferiscono caratteristiche meccaniche e fisiche particolari. Le famiglie che classificano l’acciaio sono: ACCIAI A BASSO CONTENUTO DI CARBONIO (ACCIAI DOLCI), A MEDIO ED ALTO CONTENUTO DI CARBONIO; ACCIAI BASSAMENTE, MEDIAMENTE O ALTAMENTE LEGATI (con Nickel, Cromo, Molibdeno, Manganese, altri) . Più è alto il contenuto di carbonio è più l’acciaio è resistente, duro ma fragile e difficile da saldare con i normali elettrodi per acciaio dolce (chiamato semplicemente FERRO). Più è alta la quantità di elementi di lega e più aumentano le difficoltà nel saldarli.

Nel campo della produzione vengono utilizzati elettrodi o fili specifici a seconda delle composizione chimica dell’acciaio da saldare, con procedure di saldatura adeguate che prevedono in certi casi fasi di pre e post riscaldamento dei pezzi saldati.

Nel campo della manutenzione e riparazione dei metalli la realtà diventa quindi complessa perché negli impianti produttivi esistono diversi tipi di acciai impiegati sulle macchine, la cui composizione chimica è sconosciuta, spesso sporchi di grasso, olio, vernice o zincati. Il manutentore dovrebbe tenere a magazzino decine di tipi di elettrodi, col grosso rischio di non sapere quale utilizzare e fare saldature che si rompono dopo poco tempo provocando grossi danni e mancata produzione, con una perdita di tempo e danaro ingenti. Si devono affrontare riparazioni direttamente sul macchinario in condizioni non certo ottimali, senza adeguate attrezzature, con giunti spesso non ben allineati.